\\ Home Page : Storico (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Alex (del 25/04/2013 @ 15:59:56, in Smartphone, letto 2666 volte)
La prossima versione di Android, denominata Key Lime Pie, che tutti pensavano sarebbe stata presentata al Google I/0 il 15 maggio, sembra sia stata rinviata a data da destinarsi. Il motivo ufficiale è dare ulteriore tempo ai produttori di completare l'aggiornamento dei loro smartphone e tablet di fascia medio-alta alle versioni Jelly Bean 4.1-4.3 (ormai presentate da mesi!) , evitando figuracce per l'immediata obsolescenza, dopo tanta attesa, a se stessi e ai partner.
Il problema della frammentazione del sistema operativo Android è noto da tempo e Google promette che, finalmente la versione 5.0 sarà disponibile per tutti i device poco dopo la sua presentazione... ma chissà quando verrà rilasciata, visto che dovrebbe facilitare gli adattamenti e la personalizzazione a decine di produttori come Samsung, HTC, LG, Sony, Asus, Hwawei, ZTE ...due cose che allo stato attuale richiedono mesi!
Questa notizia deluderà soprattutto i possessori (come me ) di smartphone e tablet Nexus, prodotti e distribuiti direttamente da Google, che come al solito hanno avuto subito l'aggiornamento a Jelly Bean 4.2.2 sui loro smartphone Samsung Nexus, Lg Nexus 4 e sulle tablet Nexus 7 e 10 diversi mesi fa e già pregustavano di poter usare fra una ventina di giorni il nuovo sistema operativo mobile in anteprima . Potrebbe essere stato questo il motivo dell' allontanamento di Andy Rubin, il papà storico del progetto? Nel frattempo, dopo aver funzionato per un giorno, anche la localizzazione italiana di Google Now ha smesso di funzionare regolarmente: non solo non parla più, ma non mostra neanche più le schede! Se il malfunzionamento dovesse riguardare altre lingue, sarebbe un'ulteriore bella gatta da pelare! Questo ritardo potrebbe permettere ad Apple di riprendersi il vantaggio tecnologico con la nuova versione del suo sistema operativo mobile iOS7, che verrà presentato il 10 giugno dal nuovo responsabile Jony Ive, dopo aver sostituito Scott Forstall. Il creativo designer di Apple, responsabile di tutti i progetti di successo degli ultimi 10 anni della casa di Cupertino, secondo le ultime voci avrebbe completamente ridisegnato l'interfaccia, abbandonando lo scheumorfismo (gli elementi grafici dell'interfaccia ispirati al mondo reale, come ad esempio una bobina magnetica per rappresentare le funzioni di registrazione) optando invece per un'interfaccia più essenziale e minimalista e riprendendo lo stile semplice ed elegante che contraddistingue i prodotti Apple.
Speriamo che nel contempo anche Craig Federighi, capo degli ingegneri software e il suo team di sviluppatori riescano ad introdurre quelle innovazioni sostanziali che tutti aspettano da anni e che potrebbero restituire ad Apple lo scettro di leader nell'innovazione e regalare a noi uno smartphone tutto nuovo! Per finire, dopo un primo interessante concept apparso qualche tempo fa, eccone un altro che potrebbe ispirare Apple per la prossima release:
Di Regina Mabailati (del 17/04/2013 @ 15:09:13, in TV e Video on-line, letto 15995 volte)
Negli Stati Uniti se ne sono accorti addirittura i giornalisti. In Italia la notizia è arrivata ma è stata raccontata come se non ci riguardasse più che tanto. In realtà il fatto che negli Stati Uniti sia cambiato, in modo definitivo, il modo di fruizione dei contenuti televisivi, coinvolge anche il nostro paese, nonostante l'endemico ritardo tecnologico che dobbiamo scontare in ogni occasione.
E' infatti ormai una tendenza consolidata quella che vede gli americani disdire in modo massiccio gli abbonamenti alla tv via cavo utilizzando, secondo diverse modalità, servizi che utilizzano il web. La presenza di un servizio come Netflix, che consente di vedere un catalogo sterminato di film e serie televisive in streaming con un abbonamento di soli 7,99 dollari al mese, è un qualcosa di ancor più rivoluzionario rispetto ad iTunes e alla possibilità di scaricare legalmente una canzone a meno di un euro.
C'è da dire, peraltro, che la tv via cavo negli Stati Uniti ha una qualità media che in Italia neanche ci sognamo: pensate a HBO, la tv famosa per aver prodotto Sex And The City, ma anche Fox e via discorrendo: le serie televisive che questi colossi multimediali producono sono di altissimo livello al punto che, dopo essersi fatta la bocca con i vari Mad Men, The Walking Dead, The Following eccetera, provare a guardare Distretto di Polizia o una qualunque fiction italiana risulta quasi impossibile.
In Italia, appunto, la situazione è diversa ma solo per due, importanti, motivi. Il primo è che il livello medio dell'italiano televisivo è piuttosto basso (altrimenti come si farebbe a guardare i programmi di Rai e Mediaset senza sentire i conati di vomito?) e l'anziano italiano, la cui percentuale rispetto alla popolazione ancora lavorativamente attiva è molto più alta rispetto agli States, pur avendo oggi il digitale terrestre, difficilmente conosce canali quali Real Time, Cielo, La 7 o MTV, che pur hanno ampiato un po' l'offerta televisiva.
Il secondo motivo è che l'Italia è un paese governato, in tutti i suoi assets principali, da vecchi. Vecchi non tanto e non solo di età ma, soprattutto, di mentalità. Basti pensare che i nostri politici credono ancora che le elezioni si vincono apparendo di più al TG2 (e il caso Grillo qualcosa dovrebbe pur insegnarlo) e che Twitter sia solo un modo semplice, e gratuito, per lanciare i propri slogan, ma solo in campagna elettorale (Monti, che tanto si vantava di usare Twitter, oltre che non saperlo fare usare, ha chiaramente smesso di twittare il giorno stesso delle elezioni). E che anche aziende tecnologicamente evolute sono, talvolta, guidate da persone di una certà età (Bernabè, leader di Telecom, a 64 anni sembra quasi un ragazzino...).
Pertanto, anche se qualcosa si sta muovendo (pensiamo a Sky, offerta ottima di contenuti televisivi moderni che, ahinoi, è piuttosto cara) lo spettacolo offerto dal panorama televisivo italiano è pietoso. Il digitale terrestre (tecnologia nata vecchia... e sappiamo benissimo perchè è stata imposta e da chi) ha regalato centinaia di canali televisivi per la maggior parte inutili, pieni di televendite e di repliche insulse. Un'occasione sprecata, insomma.
Senza considerare che un servizio come Netflix in Italia impiegherà anni prima di arrivare perchè per Rai e Mediaset significherebbe rinnovarsi completamente altrimenti correrebbero il rischio di scomparire.
Invece bisognerebbe che davvero si comprendesse quanto le nuove tecnologie e i contenuti di qualità potrebbero fare la differenza. Produrre fiction di alta qualità, proporre contenuti on demand e fruibili in streaming darebbero anche un contributo alla crescita culturale degli italiani. Tanto prima o poi ci arriveremo perchè i ventenni di oggi la tv normale quasi non la guardano più e tra dieci anni il ricambio generazionale farà sì che la percentuale di popolazione tecnologicamente sviluppata sarà maggioranza e, in un modo o nell'altro (legale o illegale) i contenuti se li cercherà sul web, magari rinunciando anche alla tv vera e propria in modo da non pagare nemmeno il canone.
Per seguirmi su Twitter: @ReginaMabailati
Segui il mio Blog: noApple
E' infatti ormai una tendenza consolidata quella che vede gli americani disdire in modo massiccio gli abbonamenti alla tv via cavo utilizzando, secondo diverse modalità, servizi che utilizzano il web. La presenza di un servizio come Netflix, che consente di vedere un catalogo sterminato di film e serie televisive in streaming con un abbonamento di soli 7,99 dollari al mese, è un qualcosa di ancor più rivoluzionario rispetto ad iTunes e alla possibilità di scaricare legalmente una canzone a meno di un euro.
C'è da dire, peraltro, che la tv via cavo negli Stati Uniti ha una qualità media che in Italia neanche ci sognamo: pensate a HBO, la tv famosa per aver prodotto Sex And The City, ma anche Fox e via discorrendo: le serie televisive che questi colossi multimediali producono sono di altissimo livello al punto che, dopo essersi fatta la bocca con i vari Mad Men, The Walking Dead, The Following eccetera, provare a guardare Distretto di Polizia o una qualunque fiction italiana risulta quasi impossibile.
In Italia, appunto, la situazione è diversa ma solo per due, importanti, motivi. Il primo è che il livello medio dell'italiano televisivo è piuttosto basso (altrimenti come si farebbe a guardare i programmi di Rai e Mediaset senza sentire i conati di vomito?) e l'anziano italiano, la cui percentuale rispetto alla popolazione ancora lavorativamente attiva è molto più alta rispetto agli States, pur avendo oggi il digitale terrestre, difficilmente conosce canali quali Real Time, Cielo, La 7 o MTV, che pur hanno ampiato un po' l'offerta televisiva.
Il secondo motivo è che l'Italia è un paese governato, in tutti i suoi assets principali, da vecchi. Vecchi non tanto e non solo di età ma, soprattutto, di mentalità. Basti pensare che i nostri politici credono ancora che le elezioni si vincono apparendo di più al TG2 (e il caso Grillo qualcosa dovrebbe pur insegnarlo) e che Twitter sia solo un modo semplice, e gratuito, per lanciare i propri slogan, ma solo in campagna elettorale (Monti, che tanto si vantava di usare Twitter, oltre che non saperlo fare usare, ha chiaramente smesso di twittare il giorno stesso delle elezioni). E che anche aziende tecnologicamente evolute sono, talvolta, guidate da persone di una certà età (Bernabè, leader di Telecom, a 64 anni sembra quasi un ragazzino...).
Pertanto, anche se qualcosa si sta muovendo (pensiamo a Sky, offerta ottima di contenuti televisivi moderni che, ahinoi, è piuttosto cara) lo spettacolo offerto dal panorama televisivo italiano è pietoso. Il digitale terrestre (tecnologia nata vecchia... e sappiamo benissimo perchè è stata imposta e da chi) ha regalato centinaia di canali televisivi per la maggior parte inutili, pieni di televendite e di repliche insulse. Un'occasione sprecata, insomma.
Senza considerare che un servizio come Netflix in Italia impiegherà anni prima di arrivare perchè per Rai e Mediaset significherebbe rinnovarsi completamente altrimenti correrebbero il rischio di scomparire.
Invece bisognerebbe che davvero si comprendesse quanto le nuove tecnologie e i contenuti di qualità potrebbero fare la differenza. Produrre fiction di alta qualità, proporre contenuti on demand e fruibili in streaming darebbero anche un contributo alla crescita culturale degli italiani. Tanto prima o poi ci arriveremo perchè i ventenni di oggi la tv normale quasi non la guardano più e tra dieci anni il ricambio generazionale farà sì che la percentuale di popolazione tecnologicamente sviluppata sarà maggioranza e, in un modo o nell'altro (legale o illegale) i contenuti se li cercherà sul web, magari rinunciando anche alla tv vera e propria in modo da non pagare nemmeno il canone.
Per seguirmi su Twitter: @ReginaMabailati
Segui il mio Blog: noApple
Pagine:
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587 588 589 590 591 592 593 594 595 596 597 598 599 600 601 602 603 604 605 606 607 608 609 610 611 612 613 614 615 616 617 618 619 620 621 622 623 624 625 626 627 628 629 630 631 632 633 634 635 636 637 638 639 640 641 642 643 644 645 646 647 648 649 650 651 652 653 654 655 656 657 658 659
|