Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.

In rete sono apparsi i primi test reali di quella che dovrebbe essere una rivoluzione del nostro modo di comunicare via e-mail, chat e social network. Dopo blog, Facebook e Twitter ecco come potrebbe essere il nostro futuro di socializzanti virtuali sempre connessi, secondo Google.

E' ancora in fase beta e la piattaforma potrebbe subire una profonda revisione o anche non vedere mai la luce. Ma è interessante per scoprire questa miscellanea di servizi che ci stanno cucinando per tenerci sempre più attaccati al PC . Non è che stiamo veramente esagerando?

In questo primo video un utente ne invita un altro ed iniziano a chattare in simultanea. E' una modalità che consente di anticipare la risposta dell'interlocutore, creando in realtà un po' di confusione, come ammette anche uno dei tester.


Alla conversazione possono essere invitati anche dei bot per compiere delle azioni su quanto digitato, come ad esempio la traduzione del testo in un'altra lingua.


Ed ecco infine come sarà possibile inserire degli elementi esterrni e strumenti di insegnamento nella chat in tempo reale.

[Videos by Philipp Lenssen & Tony Ruscoe of Blogoscoped]

Stavo leggendo oggi un articolo di Zeus News: Il 95% dei blog giace abbandonato

"...Dei 133 milioni di blog tenuti sott'occhio dal motore di ricerca della blogosfera solo 7,4 milioni sono stati aggiornati negli ultimi 120 giorni"

Secondo me, ammesso che i dati (riferiti poi al 2008) siano corretti, non vuol dire che la blogosfera stia morendo, ma che coloro che insistono sono quelli più motivati. La chimera dei facili guadagni con la pubblicità "pay-per-click" ha causato un brusco risveglio in molti blogger, ma per quel che mi riguarda i grandi social network come Facebook e i microblog come Twitter non sono la causa di questo apparente sfacelo, anzi nel mio caso hanno portato ad un incremento delle visite del 250%. Comunque, se vediamo le classifiche di Liquida, Blogbabel, Wikio e BlogItalia, sono anni che i blog censiti e frequentati in Italia non superano i 20.000, quindi è chiaro che gli altri "milioni di blogger estinti" non erano la vera "parte abitata della rete", ma persone che s'erano fatte il bloggetto per appoggiarvici le proprie fotografie, chiacchierare con gli amici dei loro interessi personali e gridare "ci sono anch'io...!" e che hanno trovato il loro ecosistema perfetto in Facebook . I problemi che la blogosfera italiana dovrà affrontare purtroppo saranno ben altri e lo scopriremo presto