...Non che gli attuali robot spaziali si siano dimostrati poco efficienti (è di ieri la notizia che il glorioso Spirit Mars Rover, dopo aver dato qualche segno di confusione mentale ha ripreso incredibilmente la sua corsa spaziale).
Anche se in questo caso il misterioso problema non era nelle funzioni motorie ma elettronico, uno dei limiti finora si è rivelato il sistema di locomozione. Superare una roccia richiede
una lunga operazione di aggiramento, inoltre le piccole ruotine possono rimanere bloccate nel terreno sabbioso. Ecco che la NASA si è inventata, in collaborazione con il Caltech, questo splendido rover che potete ammirare in azione in questo video di Engadget.
[Fonti: Engadget, www.Corriere.it, Punto Informatico, Wikipedia.org]
Dopo 62 minuti dal lancio dalla base di Cape Canaveral in Florida e poco prima dell'alba italiana, è stato sganciato il terzo stadio del vettore Delta 2 ed il telescopio è entrato in orbita come previsto, a 721,53 km d'altitudine.
Keplero scandaglierà, per tre anni e mezzo, il cielo alla ricerca di pianeti di dimensioni e condizioni simili a quelle della Terra, al di fuori del nostro sistema solare . Dall'orbita intorno alla Terra osserverà alcune migliaia di stelle di un settore della Via Lattea che si trova nei pressi della costellazione del Cigno. La sonda americana è costata 600 milioni di dollari, pesa una tonnellata e lo specchio principale misura 140 centimetri. Ha un campo visivo di 105 gradi nel cielo. Potrà rilevare anche le sorgenti di luce più deboli e l'offuscamento di una stella a seguito del passaggio periodico di un pianeta. Volgendo lo sguardo oltre il sistema solare, cercherà altri mondi nella Via Lattea, spingendosi fino a 3.000 anni luce. I pianeti, per ospitare la vita, non devono avere consistenza gassosa e devono essere posizionati alla distanza giusta dalla loro stella, per consentire la presenza di acqua allo stato liquido. In questi anni sono già stati individuati oltre 300 mondi al di fuori del sistema solare. Ma la prima scoperta è recentissima, infatti risale solo al 1995. La maggior parte degli esopianeti sono stati scoperti con l'osservazione indiretta e non tramite le capacità ottiche del telescopio. Dato che i pianeti non risplendono di luce propria, spesso si intercetta solo il loro passaggio orbitale, osservando la variazione di luce tra noi e una stella. Con Keplero, che ha una capacità di osservazione senza precedenti (grazie ad un fotometro da 95 milioni di pixel) ed alla sua posizione orbitale oltre la nostra atmosfera, potremo osservare quasi 100.000 di stelle della nostra galassia. Essendo circa l'1% delle stelle circondato da pianeti, Keplero potrebbe scoprire almeno una cinquantina di pianeti di taglia e caratteristiche simili a quelle della Terra.