Di Alex (del 28/09/2008 @ 00:00:01, in Robotica, letto 2937 volte)
Molto simpatico questo robot con spiccate capacità per la pittura ...e la conversazione. Infatti, come potete vedere nel filmato, intrattiene amichevolmente il modello mentre effettua la sua performance.
Il risultato finale è veramente molto somigliante, ma la mimesi delle arti umane non è appannaggio solo dei robot del 21° secolo. Guardate un po' cosa sapevano già fare gli androidi del 1700 alle corti dei re.
Di Alex (del 06/10/2008 @ 11:33:49, in Robotica, letto 2696 volte)
I concorrenti sono: Elbot, Eugene Goostman, Brother Jerome, Alice, Jabberwacky e Ultra Hal. Parteciperanno, domenica prossima, mischiati agli originali, ad una gara in cui tenteranno di farsi passare per esseri umani.
A giudicarli, saranno persone vere.
Il test fu ideato più di cinquant'anni fa dal grande matematico Alan Turing che voleva capire se una macchina è in grado di pensare. Il test in realtà è semplice: verranno poste le stesse domande a una macchina ed a un essere umano per un tempo massimo di cinque minuti, senza sapere chi dei due sia l'intelligenza artificiale: bisognerà dedurlo dalle risposte.
Se una delle macchine, ingannando almeno il trenta per cento dei suoi esaminatori, riuscirà a farsi passare per un umano, il suo creatore vincerà il Premio Loebner per l'Intelligenza Artificiale, di ben 100.000 dollari oltre ad una medaglia. L'impresa non è facile, finora nessun computer è riuscito a superare il test di Turing. In ogni caso però, secondo il professor Kevin Warwick dell'Università di Reading, verrà dimostrata solo la capacità di una macchina di ingannare l'uomo simulando una conversazione: nel test di Turing "conta più l'apparenza rispetto all'autocoscienza", ha confessato. Questi studi sono importantissimi, se vogliamo presto un robot in ogni casa, come ha preconizzato un anno fa Bill Gates. Bisognerà fare passi da gigante
con le interfacce naturali ed oltre al riconoscimento della voce umana e alla possibilità di esprimersi parlando invece che attraverso il monitor (capacità già acquisite) , i nuovi replicanti, intelligenti come HAL 9000 di 2001 Odissea nello spazio dovranno anche saper interagire con noi, capendo al volo i nostri pensieri e le nostre intenzioni.