Negli USA è appena uscito il nuovo colossal Terminator Salvation e Boston Dynamics annuncia l'inizio dello sviluppo del proprio soldato antropomorfo: Petman
Serviranno 13 mesi per la fase di design e 17 mesi per la costruzione, installazione e "validazione". Avrà statura, aspetto e movenze di un soldato reale, sarà in grado di muoversi sulle proprie gambe e di procedere strisciando. Una serie di sensori misureranno le condizioni di stress
in una simulazione del comportamento di un essere umano, sudorazione compresa. Nel progetto, commissionato dalla US Army PD-TESS, infatti l'obiettivo ufficiale è quello di testare le uniformi e l'equipaggiamento da combattimento durante un'azione di guerriglia, ma non è difficile pensare ad un prossimo utilizzo reale, in un campo di battaglia, di centinaia di androidi "agguerriti" (è il caso di dirlo...). Anche se ammetto che potrebbe rivelarsi utilissimo ad esempio nella lotta contro il terrorismo, a me in realtà interessa soprattutto per le "ricadute" in campo scientifico-tecnologico. Mentre dal Giappone è appena arrivato il primo genoide di dimensioni "umane", in grado di muoversi con naturalezza sulle proprie gambe, la statunitense Boston Dynamics ha già dimostrato notevolissime capacità proprio nella realizzazione di robot che sanno muoversi in sicurezza nelle più difficili situazioni, come potete vedere nel video in fondo all'articolo. Questi studi (che dovrebbero essere completati già nel 2011) potrebbero favorire la realizzazione di androidi "civili" pronti ad invadere le nostre case!
Di Alex (del 29/05/2009 @ 08:56:35, in Robotica, letto 2430 volte)
Mica male questo prototipo, nelle immagini del filmato sembra essere dotato di ottime capacità di movimento.
Quattro ruote direzionali, 6 pannelli solari che sembrano le alette di un grosso insettone, ma soprattutto l'agilità di un peso piuma e la capacità di muoversi su un terreno impervio caratterizzano questo simpatico robot. Il sistema sembra già essere efficiente ei potrebbero integrare facilmente altri sensori e funzionalità per utilizzarlo nei più disparati àmbiti. Complimenti al suo inventore Dan Roe! Altre informazioni, se volete le trovate al sito www.danroe.net