Gnome è sempre stato sinonimo di stabilità e semplicità. Le modifiche sono state molto graduali e più funzionali che appariscenti. La versione 3.0 invece avrà molte novità.
Tra queste le più importanti sono Gnome Shell e Gnome Zeitgeist .
La prima offrirà un nuovo modo di lanciare
le applicazioni, accedere ai documenti ed organizzare la visualizzazione delle finestre aperte. La seconda invece è un tool per cercare e navigare fra i documenti del proprio computer. Adattarsi alle novità dell'interfaccia che siamo soliti utilizzare non è cosa semplice per un esperto ed è molto più traumatica per un neofita. Se ad esempio all'inizio si è incuriositi da tutti gli effetti grafici offerti da Compiz, dopo un po' si scopre che molti orpelli visivi e relative scorciatoie sono inutili e addirittura fastidiosi. Parlo ad esempio delle funzioni collegate al posizionamento del mouse agli angoli del desktop, usate per aprire o chiudere tutte le finestre o passare da una all'altra. Ci si sbaglia facilmente e, per quanto mi riguarda, ho presto disattivato tali trappole. E' naturale quindi che gli sviluppatori di Gnome procedano nelle modifiche con molta cautela, assicurandosi soprattutto che non vadano ad inficiare la stabilità e l'usabilità del sistema. Rischierebbero di trovarsi nella stessa situazione di KDE, che finalmente è maturo con l'ultima versione 4.3, ma in passato ha ricevuto molte critiche dagli utenti che si trovavano meglio con la vecchia versione 3.5 ...e ci sono presto tornati. In Ubuntu 9.10 Karmic Koala l'interfaccia di default sarà ancora la precedente, ma chi vorrà potrà sperimentare anche la nuova. I più esperti possono provare Gnome Shell su Ubuntu 9.04, compilandola.