Il primo microprocessore Intel (Foto di CPU-Zone.com)
Era il
1968 quando
Robert Noyce e
Gordon Moore lasciarono la
Fairchild per fondare la Intel. Ma fu
Andy Grove a farla diventare una tra le più grandi multinazionali, dirigendo l'azienda dagli anni sessanta fino al suo pensionamento, avvenuto negli anni novanta.
All'inizio
Intel produceva solo memorie
DRAM ,
SRAM e
ROM. Ma l'invenzione destinata a cambiare il mondo fu il microprocessore
4004 (1971), grazie all'ingegno dell'italiano
Federico Faggin, di
Marcian Hoff, di
Stanley Mazor e di
Masatoshi Shima. A questo seguirono l'
8008 (1972) , l'
8080 (1974), l'
8088 (1979) che fu alla base del successo dei primi
PC IBM e relativi cloni cinesi, il primo processore a
16 bit l'
8086 (1978), che era la CPU del mitico
Olivetti M24. Nel 1982 vennero prodotti i primi
80286 (...io sono così vecchio che vendevo questi PC quando ho cominciato a lavorare
) . Seguirono i primi processori a
32 bit, gli
80386 (1985) , gli
80486 (1989) , i
Pentium (1994), i
Pentium II (1996), i
Pentium III (1999), i
Pentium 4 (2002), i primi processori dual core
Pentium D (2004), i
Core Duo (2006), i
Core Duo Quad (2007) , fino agli attuali
Core Duo 2 (dual & quad)
Penryn. La leadership di
Intel non è mai stata messa in discussione, ma
AMD, nata da una costola di
Intel, le ha dato del filo da torcere e con gli
Athlon per un certo periodo ha prodotto i microprocessori più potenti del mercato.
Intel, con uno scatto d'orgoglio, ha saputo però riprendere la situazione in mano ed ora la piattaforma
Core offre caratteristiche superiori rispetto a quelle
AMD (Athlon64 e Phenom) e la rivale storica si trova in serie difficoltà (è di questi giorni la notizia delle dimissioni del
CEO AMD Hector Ruiz dovuta ad un bilancio per il secondo trimestre 2008 in profondo rosso). Invece il futuro di
Intel si prospetta particolarmente roseo (sta già pensando ai processori
8 core della prossima generazione) e il fatturato è in continua crescita. Attualmente da lavoro a
94.000 persone. Se volete avere molti altri dettagli su
Intel, li trovate
qui e
qui . Auguri Intel!