10 anni fa ho abbandonato Windows sVista per Ubuntu Linux, 5 anni dopo sono passato ad Apple OSX. Dopo una decade ho deciso di fare il punto sulll'evoluzione dei tre sistemi operativi dalla mia prospettiva.
Letteralmente salvato dal cassonetto! Perchè buttare un PC ancora utile?
Con Windows XP mi sono sempre trovato benissimo. Leggero, stabile e sicuro (dopo il primo Service Pack con cui Microsoft prendeva finalmente atto che i virus esistono e sono un problema ) . Windows Vista ha tradito un po' tutti. Pesante, lentissimo, incompatibile sia a livello software che hardware col pregresso. In quel periodo ho quindi deciso di cambiare sistema operativo e mi sono innamorato di Linux. Dopo un corso di 600 ore sulla sicurezza informatica basata sul simpatico pinguino, per ben 5 anni ho adottato come sistema principale Ubuntu. Nel frattempo Steve Ballmer, che si era appena riconciliato con i fan Microsoft con l'ottimo Windows 7, ha avuto la brillante idea di cambiare tutto facendo ripiombare gli utenti nel'incubo Windows 8/8.1 togliendogli il tasto Start e rifilandogli (ahimè) la modern interface: perfetta per tablet e smartphone, ma inutile e spiazzante per gli utenti alle prime armi con tutte quelle tile colorate mal integrate nel desktop, per cui invece mouse e tastiera sono l'ideale da sempre. Ma perchè nel 2010 ho abbandonato Linux per OSX come ambiente di produzione? 1) Passavo più tempo a cercare come risolvere incompatibilità e bug delle periferiche (scheda video e wifi in primis) che ad usare il computer!! Benchè la cosa mi divertisse moltissimo, non era un sistema stabile da usare come PC di riferimento. 2) Ho scoperto che Mac OSX non è poi così chiuso (a differenza di iOS che deve essere jailbreakato) . Per uno smanettone è possibile modificare ogni suo aspetto, dal dock all' interfaccia grafica ed agire da linea di comando esattamente come faccio da sempre su Linux o Windows e posso usare tranquillamente programmi svincolati dall' App Store ufficiale. Il sistema semi-chiuso (per così dire..) di Apple è comunque garanzia di stabilità e disponibilità sicura di tutti i driver necessari, visto che l'hardware compatibile con OSX è molto circoscritto (anche se potrebbe sembrare il contrario, è un grosso vantaggio!) . NB: In realtà non ho mai abbandonato Linux, continuando a seguirne gli sviluppi e installando le nuove release come virtual machine.
Scattante, grafica essenziale ed elegante e tutte le applicazioni più utili!
Dopo questo lungo preambolo arriviamo all'ultima incarnazione del Pinguino.. 10 anni dopo! Ho un vecchissimo portatile Dell del 2006 (nato con XP) . Visti i chiari di Luna che stiamo attraversando, la mia filosofia è: Tecnofilo a 360° ma senza sprechi e senza mai essere succube delle mode!Per sfida prima ho messo Windows 10 iscrivendomi all' Insider Program di Microsoft. Ma pur essendo ben ottimizzato, l'ultimo sistema operativo di Redmond con risorse così scarse come un microprocessore single-core Pentium M 1.73 Ghz e 2 GB di RAM non può fare miracoli.. E invece Lubuntu 15.10 li fa! Con molta sorpresa, ammirazione e rinnovata fiducia, si è installato perfettamente, aggiornamenti online inclusi e ha creato da solo il multiboot per Windows 10, annidandosi in una partizione di soli 16 GB. Ha riconosciuto al volo Wi-fi, scheda video a 1280x800 pixel e scheda audio, mentre Windows 10 aveva avuto problemi con tutte e tre e ho dovuto cercare a lungo i driver compatibili.. L'interfaccia LXDE chiede meno risorse di Windows e gira veloce consentendo d'usare in multitasking varie applicazioni. L'installazione include le principali app (Firefox, Abiword, Gnumeric, MPaint, Xfburn, Transmission, Pidgin) ma ce ne sono molte altre nel Lubuntu Store. Da oggi il mio sistema operativo di riferimento mobile è Linux! (Android e Chromebookgnafanno necessitando spesso di una connessione internet per le app più importanti)
Loading comparato su Dell Inspirion 6000 del 2006 (video test 4x speed) Lubuntu 60 secondi, Windows 10 Pro 180 secondi!