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UFO o disastro naturale? Scienziati italiani a Tunguska per scoprire la verità.
Di Alex (del 20/07/2008 @ 21:32:08, in Scienza e Spazio, letto 2854 volte)

E vabbene, l'ammetto. Come blog tematico dovrei trattare solo scienza e tecnologia, non misteri! Ma un po' credulone "alla Voyager" sono ...e la latitanza di Camelot Chronicast mi induce a riferire questa notizia. ; - )
Cento anni fa, esattamente il 30 luglio 1908, cadde qualcosa di enorme a Tunguska in Russia e distrusse un'area grande come le Marche con potenza pari a 15 bombe di Hiroshima, sterminando migliaia di renne e distruggendo vari centri abitati. L'esplosione venne avvertita a centinaia di chilometri di distanza, un calore spaventoso distrusse vaste aree coltivate, si levarono fiamme alte come palazzi e il cielo fu oscurato per settimane. Lo scienziato russo Kulik suppose che la causa fosse un meteorite di ferro e nichel, ma dopo dodici anni di ricerche non trovò un solo grammo di quel meteorite. Ora una equipe di scienziati italiani si è recata sul posto per condurre approfondite analisi e cercare di trovare qualche elemento alieno che possa spiegare l'accaduto. Naturalmente, fra le varie ipotesi c'è anche quella di un'astronave estraterreste esplosa mentre sorvolava a bassa quota la terra.
Ma gli studiosi italiani poco hanno a che vedere con la fantascienza, si occupano di Tunguska dal 1991 e Giuseppe Longo, professore di fisica all'università di Bologna, durante una conferenza presso l'Accademia delle Scienze russa ha annunciato di avere scoperto le tracce di un probabile cratere d'impatto: il lago di Ceko, a 8 chilometri dall'epicentro dell'esplosione. La sua forma è a imbuto, leggermente ellittica, ed è radicalmente diversa da quella tipicamente piatta degli altri laghi siberiani. Nel frattempo la tragedia si è trasformata in un'ottima attrazione turistica per gli abitanti del luogo che hanno addirittura preparato una festa per la ricorrenza del centenario e in cuor loro sperano ardentemente che non si riesca a far luce su questo mistero.