Incredibilmente senza tanto clamore, ha iniziato le trasmissioni alle 7:45 di ieri 30 novembre
IRIS, un nuovo canale GRATUITO Mediaset su DTT. Piatto forte del palinsesto sono i film d'autore di tanti anni fa e i documentari di buon livello. I film (miracolosamente) non sono interrotti dalla pubblicità e la selezione, suddivisa in rassegne giornaliere per ogni prima serata, è accurata . Le sezioni attualmente comprendono:
"Sguardi d'autore", "Fellini & Co", "Made in USA", "Film Opera", "Uomini in guerra", "Venerdì a teatro", "Ritratto d'attore".
Alberto Sordi, Stefania Sandrelli, Peppino de Filippo, Marcello Mastroianni (e il grande ma onnipresente Totò, facile àncora di salvezza dei responsabili palisensto) sono solo alcuni dei "mostri sacri" proposti durante l'intero l'arco della giornata.
Perchè ne parlo su Digital Worlds? Perchè, per il
2007, mi aspettavo lo sbarco in Italia (come è avvenuto negli USA) di una valanga di contenuti del genere su Internet (ascolta
Microsmeta Podcast #11), da parte di
iTunes, Joost, Babelgum, Zattoo, Amazon e invece tutti questi progetti mi hanno profondamente deluso. Le tecnologie di streaming ci sono, (almeno per i fortunati che non soffrono il Digital Divide) ma i proprietari dei diritti continuano a
centellinare la presenza dei loro prodotti
al di fuori delle pay TV Sky e Mediaset Premium . Nel frattempo la TV generalista sta definitivamente affogando nel
trash nazional popolare dei reality show, delle trasmissioni fatte di urla e parolacce e dei "verissimi rotocalchi rosa"
che fanno dei mostri peggiori della cronaca, delle vere star ! Non so se un simile palinsesto di qualità (dove c'è posto addirittura per il
teatro in prima serata ! ) durerà
a lungo, ma (per una volta) brava Mediaset! Penso però al potenziale non sfruttato del
video on demand in Italia. Non mi soddisfano gli estratti di 10 minuti offerti da
YouTube o dal portale
Rai.tv, vorrei poter scegliere da un catalogo di film d'autore
troppo vecchi per
attirare sponsor, ma troppo interessanti per essere ignorati. Speriamo che, sollecitata dalla concorrenza, anche la RAI si svegli ed offra sul digitale terrestre
(e soprattutto su internet on demand) il proprio (e nostro) patrimonio culturale, invece di trasmetterlo a ore impossibili della notte, soddisfando solo i cinefili insonni!
Se volete sapere nel dettaglio quello che sarà trasmesso nei prossimi mesi, trovate anticipazioni sull'intero palisensto al sito
Digital-Sat.it