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60 giorni per rimescolare le carte nei sistemi operativi. Fra settembre ed ottobre saranno rilasciate 3 nuove "pietre miliari" da Apple, Microsoft e Canonical. Quest'ultima, oltre a giocarsi la carta "gratuità", potrebbe riuscire a conquistare nuovi proseliti semplicemente migliorando la percezione del suo reale valore, moltiplicato dal gran numero di applicazioni disponibili (anch'esse gratis) in buona parte non ancora conosciute dalla maggior parte degli utenti. |
Il primo nuovo sistema operativo a fare la sua comparsa (pare dal
28 agosto), sarà
Mac OSX Snow Leopard.
29 Euro (spesi benissimo) per chi ha già un computer Apple con la precedente versione, per chi lo acquista da solo
129 Euro e circa
1000 Euro insieme ad uno splendido iMac. Il secondo,
Windows 7, sarà venduto a
199 Euro come aggiornamento di
Vista o
XP oppure a
319 Euro per la versione Ultimate. L'ultima fatica di Microsoft è già stata apprezzata per velocità, compatibilità, potenza ed estetica da quasi tutti gli utenti che hanno provato la RC e la beta, ma per godervela davvero
dovrete avere un PC recente. Disponibile dal 22 ottobre preistallato sul 90% dei computer a partire da
600/700 Euro e separatamente, negli scaffali dei rivenditori ...ma a prezzo pieno. Infine, sarà rilasciato il 29 ottobre
Ubuntu 9.10 Karmic Koala.
GRATUITO in entrambe le versioni a 32 e 64 bit e corredato da una pre-selezione dei migliori programmi per tutte le esigenze. Con quasi 2 mesi di vantaggio, Snow Leopard potrebbe acquisire un ottimo share e si pensa che il sorpasso (comunque sicuro) di Windows 7 non avverrà prima del nuovo anno. Tra i due
litiganti si inserirà però l'
amatissima distribuzione di Linux della Canonical, un
Koala solo apparentemente placido, che sta affilando le unghie imparando dal
Leopardo delle Nevi la
semplicità d'uso e l'eleganza e facendo della sicurezza e versatilità il suo cavallo di Troia per insinuarsi nel cuore degli utenti ancora indecisi. Dopo aver conquistato gli
hacker più smaliziati e i server di aziende come
Google,
IBM e
Sun, grazie a lui
Linux è pronto a ritagliarsi la sua bella fetta nel mercato consumer (per ora ha comunque uno
share del 24% rispetto al Mac OSX!). Se la causa della titubanza dell'utente comune ad adottare un Pinguino era da individuarsi nella difficoltà di imparare un'interfaccia diversa da quella di Windows, prodotti come
Open Office 3 e
Firefox,
praticamente identici nei tre sistemi operativi, hanno finalmente creato la situazione ideale per gli utenti domestici, ma anche per gli impiegati di società attente al risparmio, per decidersi a passare all'open source
senza traumi per sè, né per il loro portafogli. Gli utenti più evoluti come grafici, sviluppatori e sistemisti, ma anche architetti, ingegneri e professionisti IT, ormai non hanno che l'imbarazzo della scelta nel passare dalle loro applicazioni chiave al corrispondente programma open source. A tal proposito vi segnalo il fantastico portale
Linux App Finder che, con una
maschera di ricerca, vi consente di individuare le applicazioni che possono sostituire quelle che siamo abituati ad usare da sempre. ...E se proprio non riuscite a trovarle, con Virtualbox createvi un XP di scorta (sopravviverà ben oltre il 2012, nonostante le funeste previsioni dei Maya
)